Descrizione
Traduzione di Giordano Vintaloro
Nei Paesi arabi, dichiarare apertamente di non credere in Dio significa compiere un atto clamoroso e talvolta pericoloso, a volte equivale a firmare la propria condanna a morte. Eppure sempre più persone, incoraggiate dalle rivolte delle Primavere arabe e dalla diffusione del social media, trovano la forza di esprimere le loro idee.
In questo libro vengono descritte le mille sfaccettature del problema della fede e il dibattito in corso nei paesi mediorientali secondo il metodo dell’inchiesta giornalistica e dello studio sociale. I grandi fermenti e la diversità di vedute pongono governi e autorità religiose di fronte a una sfida alla loro autorità divina che non si può più semplicemente reprimere o ignorare. Il Medio Oriente di oggi non parla più con una sola voce: in questo libro, Whitaker non commenta sul “sentito dire” ma raccoglie testimonianze dirette di chi combatte quotidianamente per la libertà di culto in quelle zone, tracciando un ritratto sorprendente dell’ateismo e del non credere dagli albori dell’Islam ai giorni nostri.
Brian Whitaker è un giornalista inglese. Dal 1999 al 2006 è stato caporedattore per il Medio Oriente del Guardian, in seguito è diventato freelance e ha continuato a scrivere sui temi mediorientali per la rubrica Comment is Free. Ha pubblicato What’s Really Wrong with the Middle East (Cosa c’è davvero che non va in Medio Oriente, 2009) e L’amore che non si può dire. Storie mediorientali di ragazzi e ragazze (2008). Dal 1998 cura il suo blog al-bab.com sulla società e la politica araba.
ISBN 978-88-940589-3-2 282 pagine
Arabi senza Dio. Ateismo e libertà di culto in Medio Oriente. [STAMPA] ultima modifica: 2015-07-28T10:43:29+02:00 da
Corpo60 –
Rencensione di “Titti” su Amazon.it
5.0 su 5 stelle
9 luglio 2015
Formato: Kindle
Ben scritto e scorrevole, è un libro indispensabile per comprendere meglio il mondo arabo.
Il libro si apre con la storia accattivante di Waleed al Husseini, oggi famoso ateo palestinese emigrato in Francia e autore di un libro, Blasphémateur!, che sta facendo molto discutere. Si potrebbe pensare che l’autore si è giocato la cartuccia migliore all’inizio per “acchiappare”, ma in realtà il prosieguo mantiene le promesse: il libro è ricchissimo di interviste, esempi lontani e vicini di critica alla religione, confronto con la situazione dei gay in Medio Oriente, approfondimenti storici notevoli per la pertinenza e la ricerca delle fonti. Le note sono perfette per il formato ebook perchè sono ricchissime di link e cliccando si può andare a verificare la fonte ed approfondire gli argomenti. Devo ammettere che ho imparato un sacco di cose che non sapevo e ho aggiunto non so quanti segnalibri al mio browser.
Dopo qualche confronto con le notizie che arrivano sui giornali italiani, è sconfortante riconoscere quanto poco ci viene detto di questi posti ricchissimi di storia e di fermento sociale.
L’autore cerca di esporre in maniera imparziale le ragioni di tutte le parti coinvolte e lascia al lettore il compito di farsi un’idea. Se proprio devo trovargli un difetto direi che dopo un po’ è irritante il fatto che non prenda mai posizione su nessun tema, ma sono sicura che molti altri apprezzeranno questo aspetto.
Corpo60 –
Andrea (da Facebook): “In lettura! 🙂 interessante, completo e accessibile, nello stile di Whitaker! Consigliato!”
7 luglio 2015
Corpo60 –
Recensione di “Fiore” su Amazon.it
5.0 su 5 stelle
10 agosto 2015
Formato: Kindle
Un libro da leggere.
“Arabi senza Dio” di Brian Whitaker è un libro da leggere. Punto. Non ci si può lamentare di quello che succede nel mondo e poi ignorare i complessi meccanismi che portano le cose ad essere quelle che sono.
Gli arabi non sono tutti uguali, il “mondo arabo” è fatto da più di un miliardo di persone che non credono affatto le stesse cose: pensano con la loro testa, non sono d’accordo su chi sia Dio o cosa sia proibito o consentito dal Corano, vestono e si comportano in modi diversi e soprattutto i giovani – sorpresa! – sembrano comportarsi in modo molto simile ai giovani occidentali, musica, social e divertimenti compresi.
E allora dove si trova la distanza che ci sembra incolmabile e crea quello “scontro” tra le civiltà in atto in Europa ma anche nel resto del mondo? Forse lo scontro lo abbiamo creato proprio noi con l’idea che nel vecchio continente i popoli conservino tutti le loro micro-particolarità (basta vedere in Italia, con i dialetti, le usanze e i piatti tipici) mentre nel resto del mondo regni dappertutto una spettacolare uniformità e siano “tutti uguali”.
Invece no, non sono tutti uguali e in questo libro ci sono molte interviste che raccontano di come le persone, in questo caso in Medio Oriente, pensino in maniera libera e non siano sempre d’accordo con l’autorità. Le rivolte delle primavere arabe, poi, hanno aperto uno spiraglio e ora si riesce a parlare di argomenti impensabili come l’ateismo, che per l’Islam ufficiale non esiste ma nella pratica esiste eccome: solo in Egitto sembra ci siano 2 milioni di atei.
Sentire parlare la “gente del posto” e non i soliti giornalisti che raccontano quello che vogliamo sentirci raccontare da una parte è confortante (vediamo che le persone anche “là” non sono poi tanto diverse da “qua”) ma dall’altra ci costringe a interrogarci sui nostri limiti perché lo scontro è stato provocato dai nostri errori. Errori dovuti all’ignoranza di cultura, storia e usanze, cui possiamo iniziare a rimediare leggendo.
Corpo60 –
Recensione di “Silch” su Amazon.it
4,0 su 5 stelle
26 aprile 2016
Formato: Kindle
Ho apprezzato la stesura e le testimonianze di persone che hanno avuto il coraggio di dichiararsi atee in un mondo così dogmatico e intransigente. Bella inchiesta, da leggere per riflettere. Mostra anche una fioca luce in fondo al tunnel del tradizionalismo e del fanatismo religioso. Un muro che pian piano lascia qualche breccia
Corpo60 –
Recensione di “Pincopallo” su Amazon.it
5,0 su 5 stelle
4 luglio 2016
Formato: Copertina flessibile
Piacevole.
Ottimo libro, chiarificatore sul mondo islamico mette in luce una realtà poco conosciuta. Consigliatissimo a chi vuole saperne di più sul variegato mondo islamico.